Lavoro: Regione, ricordare sempre chi rischia la vita per bene comune
Trieste, 26 feb - La campana realizzata per ricordare la
tragedia di Arsia del 28 febbraio 1940, nella quale persero la
vita 185 minatori, rappresenta un simbolo delle vittime sul
lavoro di ieri e di oggi. In queste ore difficili, infatti, non
vanno dimenticati i medici, gli infermieri e le autorità
sanitarie in prima linea nell'emergenza coronavirus. Anche se si
tratta di mestieri molto diversi e di epoche storiche lontane, è
giusto ringraziare sempre chi sta rischiando personalmente per il
bene delle nostre comunità.
Questo il pensiero espresso dall'assessore regionale alle
Autonomie locali in occasione dell'arrivo in piazza Unità a
Trieste della campana 'Alma Mater Dolorosa' forgiata per
commemorare l'ottantesimo anniversario del tragico evento.
Nel corso della breve cerimonia, la Regione ha voluto ringraziare
tutti quelli che si sono adoperati per portare avanti questa
iniziativa, la quale si concluderà con l'arrivo del simbolo di
tutti i caduti sul lavoro proprio nella località istriana di
Arsia/Raša - oggi in Croazia - teatro del terribile incidente.
È stata inoltre ricordata la figura del triestino Arrigo Grassi,
il ventottenne meccanico di miniera, medaglia d'oro al valor
civile, morto nelle gallerie invase dal gas letale dopo aver
salvato dieci compagni in difficoltà.
"Non piangere, madre. Tuo figlio dorme il sonno dei giusti. Il
lavoro volle l'estremo sacrificio. A te rivolgemmo l'ultimo
pensiero". Sono queste, infatti, le parole impresse sulla campana
che sarà collocata per alcune settimane all'ingresso del
Municipio di Trieste.
Fusa nella Fonderia pontificia di Agnone, la campana 'Alma Mater
Dolorosa', che pesa oltre 200 chili e ha un diametro di 70
centimetri, è stata commissionata dal professor Michele
Maddalena, in collaborazione con il Consolato regionale dei
Maestri del Lavoro, e presenta anche gli stemmi del Friuli
Venezia Giulia e del Veneto che hanno garantito fin da subito un
appoggio concreto a questo progetto.
ARC/RT/ma
L'arrivo in piazza Unità a Trieste della campana 'Alma Mater Dolorosa' che ricorda i 185 minatori morti nella tragedia di Arsia del 28 febbraio 1940.
Foto ARC
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