Cultura: Zilli, mostra "Cambiare" a Illegio esplora tema avvincente
In esposizione 30 opere, tra cui due Monet, un Picasso e un Balla
mai visibili al pubblico Illegio, 16 mag - "Il tema della mostra di Illegio di
quest'anno è davvero avvincente: ci ricorda come cambiare sia
utile per migliorarci, ma soprattutto come nel cambiamento vi
siano alcune cose che non devono mai mutare e, tra queste, la
bellezza di questo luogo, i tesori che racchiude, i valori che il
curatore di questa mostra, don Geretti, propone sempre con
sapienza e al quale va il ringraziamento dell'Amministrazione
regionale". Lo ha commentato l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli
a margine dell'inaugurazione della 17ma mostra d'arte di Illegio
a cura del Comitato di San Floriano, frutto della partnership del
borgo carnico con musei e collezionisti privati e pubblici di
tutta Europa. "Qui in questa perla incastonata nelle montagne è concentrato un
inestimabile valore artistico-culturale e di attrattività
turistica fatto crescere negli anni con la raccolta e proposta di
opere d'arte spesso inedite e sempre di inestimabile valore", ha
osservato Zilli al termine della visita accompagnata
dall'arciprete di Tolmezzo e fondatore del Comitato di San
Floriano mons. Angelo Zanello e dal curatore don Alessio Geretti,
presenti il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo, la direttrice
del museo di Miramare e della Direzione regionale musei del
Friuli Venezia Giulia Andreina Contessa e il presidente della
Fondazione Friuli Giuseppe Morandini. Quattro le sezioni del percorso espositivo sul tema del
"Cambiare" che mettono in scena con trenta opere provenienti da
Francia, Inghilterra e Italia, mezzo millennio di bellezza. "Ci sono due opere straordinarie di Tintoretto e Antoon Van Dyck,
ma i visitatori avranno il privilegio di vedere per la prima
volta anche quadri contemporanei inediti come il Picasso e il
Balla o un Monet che in Europa non è stato mai visto da quando è
stato dipinto", ha reso noto don Geretti. "I salici al tramonto" di Monet, assieme a "Dramma di paesaggio"
di Giacomo Balla e "Testa di donna" del 1943 di Picasso sono
infatti opere di una collezione privata di un friulano che vive
all'estero, mai esposte al pubblico. "Saper cambiare è un'arte e l'arte che parla del cambiamento
serve a farci scegliere le migliori strade per intraprenderlo.
Cambiare è un'esperienza inevitabile nella vita e questi trenta
capolavori permetteranno di riflettere su vicende storiche o
letterarie o interiori e daranno spunti importanti", ha spiegato
Geretti. La mostra di Illegio, sostenuta dalla Regione, da PromoturismoFVG
e dalla Fondazione Friuli insieme a 30 soggetti ed imprese che
come ambasciatori di Illegio si sono schierati al fianco della
sua opera culturale, sociale e spirituale, può accogliere, pur
con la regolamentazione del flusso che garantisce la sicurezza e
la salute di tutti, decine di migliaia di visitatori con un
rigido protocollo da oggi fino al 17 ottobre. Per i gruppi sono state riservate tre mezze giornate ogni
settimana (domenica mattina, giovedì mattina, sabato pomeriggio),
con le giovani e preparatissime guide che cureranno la visita
dividendo la compagnia in microgruppi contemporaneamente immersi
tra le opere della mostra. È confermata la necessità della
prenotazione per tutti (sarà accettata anche con preavviso minimo
se ci sono posti disponibili), attraverso il telefono
(0433.44445) o la mail (mostra@illegio.it) o l'apposita sezione
del sito www.illegio.it.
ARC/EP/gg
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