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25.03.2020 17:53

Coronavirus: Trapianti, Udine supporta altri centri in Italia

Riccardi, grati a chi garantisce eccellenza del Ssr Fvg

Palmanova (Ud), 25 mar - "La forza della rete trapiantologica sta nell'aiuto reciproco: i centri di Udine si sono resi disponibili a prendere in carico pazienti critici in lista d'attesa presso centri in Italia che in questo momento hanno dovuto interrompere l'attività".

Lo rende noto il coordinatore del Centro regionale trapianti del Friuli Venezia Giulia, Roberto Peressutti, facendo sapere che "in questo momento critico in cui il Servizio sanitario regionale è pesantemente e continuamente sotto pressione per l'afflusso di pazienti affetti da insufficienza respiratoria da coronavirus, c'è una risorsa che è necessario utilizzare: i donatori di organi e di tessuti, che non possono essere programmati".

L'altra sera è stato segnalato un donatore a Trento, ma le procedure di sicurezza, sempre più complesse per contenere i rischi di contagio, hanno ritardato la fase di prelievo, per cui, tramite il responsabile dell'Elisoccorso, Giulio Trillò, è stata richiesta la collaborazione della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, grazie alla quale un'equipe di prelievo della Cardiochirurgia di Udine che aveva raggiunto in auto nella notte l'ospedale di Trento, ha potuto rientrare a Udine con l'organo molto rapidamente.

"L'elicottero messo a disposizione della Protezione civile - spiega Peressutti - ha dato la possibilità di effettuare il trapianto di cuore su un paziente in attesa che, anche grazie alla riduzione dei tempi di trasporto, ha avuto una opportunità di riprendere la vita. In questo momento di criticità per il sistema sanitario, il contributo di tutte le strutture della rete regionale e nazionale risulta strategico e la collaborazione della Protezione civile Fvg, già impegnata su molti fronti in questo periodo, è stata determinante per consentire il buon esito del gesto di solidarietà partito dalla famiglia del donatore".

Il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, esprime ai professionisti impegnati a continuare il lavoro della rete, di segnalazione, accertamento e donazione, e quello chirurgico profonda gratitudine.

"Lo sforzo del Sistema sanitario regionale è imponente e l'attività straordinaria procede affiancata all'emergenza coronavirus. Questa è una prova - commenta - di grande competenza ed impegno che i professionisti stanno dimostrando. I trapianti distinguono la qualità del nostro servizio sanitario che continua a garantire l'attività pur contestualmente all'aumento dei pazienti critici oggi colpiti da coronavirus. Desidero rivolgere nuovamente la nostra gratitudine per questo straordinario impegno a tutti i professionisti del nostro sistema sanitario".

Per quanto riguarda le specifiche unità, il responsabile dei trapianti di cuore, Ugolino Livi, rende noto che dalla data di inizio della pandemia sono stati eseguiti 3 trapianti cardiaci e allo stato attuale è in corso di attesa come emergenza nazionale (priorità assoluta per organo disponibile) un paziente, mentre altri due sono in lista d'attesa urgente per l'area del nord Italia.

L'unità trapianti di fegato dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc) ha eseguito, invece, 8 trapianti di cui 4 durante il periodo dell'emergenza Covid-19 in cui è rimasta attiva h24. "Abbiamo anche effettuato - spiega il responsabile Umberto Baccarani - un prelievo di fegato inviando l'organo al Centro trapianti di fegato di Padova per un trapianto in urgenza".

Il direttore della Soc di Nefrologia, Dialisi e Trapianto renale (Asufc), Giuliano Boscutti, segnala che dopo un avvio del 2020 che ha portato a 14 trapianti in due mesi, la pandemia ha impegnato la struttura a mettere in sicurezza i percorsi di cura nefrologici, dialitici e trapiantologici.

"In particolare il trapianto da vivente - spiega Boscutti - ha ricevuto una battuta di arresto nel mese in corso trattandosi di una attività programmabile, mentre è proseguita l'attività di trapianto da donatore cadavere, che utilizza un bene prezioso non dilazionabile, che ha fornito altri 3 trapianti nel mese in corso portando il totale dei primi tre mesi a 17 complessivi. Prosegue invariata la attività di immissione in lista, che mantiene oltre 140 pazienti in attesa di trapianto e che si giova della collaborazione di tutta la rete nefrologica regionale". ARC/EP/ma