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16.11.2019 20:34

Maltempo: Fedriga, Regione pronta ad affrontare l'allerta

Riccardi, convocato il comitato di crisi presso la Protezione Civile

Palmanova, 16 nov - "La Regione è pronta ad affrontare e prevenire gli effetti dell'allerta meteo ancora in forte evoluzione ed ha attivato il proprio sistema di Protezione civile. Al momento ci preoccupa la situazione del pordenonese dove è stata diramata la massima allerta rossa per la criticità idrogeologica".

Questo è quanto ha riferito il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga al termine della riunione del Comitato di crisi che ha presieduto nel tardo pomeriggio di oggi, nella sede della Protezione civile regionale a Palmanova. "La prima preoccupazione è garantire l'incolumità e la sicurezza dei cittadini" ha ribadito Fedriga, ricordando come "la Regione ha già dimostrato con Vaia di saper reagire bene con rapidità e efficacia. Dobbiamo tenere in grande attenzione i margini di incertezza delle previsioni meteo e per questo richiamo tutti i soggetti ai vari livelli a prestare la massima prontezza negli interventi".

Fedriga ha anche ricordato la richiesta di stato di emergenza rivolta al governo con cui sono stati garantiti primi contributi nella misura di 5mila euro per le persone fisiche e 20mila per le aziende, mentre successivi fondi daranno copertura ad eventuali ulteriori esigenze. "Abbiamo la garanzia della massima attenzione da parte dello Stato - ha confermato Fedriga - ma sono certo che il sistema di emergenza regionale ha capacità eccellenti di prevenzione e intervento".

Il Comitato di crisi è composto da Protezione civile, vigili del fuoco, rappresentanti delle forze dell'ordine e della Capitaneria di porto, responsabili del sistema sanitario regionale, del Numero unico di emergenza 112 e della Sala operativa regionale di emergenza sanitaria, delle direzioni centrali dell'amministrazione regionale, dai responsabili della rete di infrastrutture, energia e telecomunicazioni, in collegamento diretto anche con le Prefetture di Udine e Pordenone.

Il punto della situazione viene così riassunto dal vicegovernatore, con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi: "la maggior preoccupazione riguarda il bacino del Meduna-Cellina e la possibilità di un riversamento delle precipitazioni su corsi d'acqua già carichi". Quanto alla reperibilità di risorse Riccardi ha precisato che "abbiamo condiviso con il capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, il principio per cui le risorse del post Vaia possano essere utilizzate a copertura degli interventi resi necessari anche da questa ondata di maltempo".

La Protezione civile ha già stanziato un milione di euro per i primi interventi di somma urgenza.

La situazione metereologica, seguita dal centro Osmer dell'Arpa Fvg, presenta in arrivo un sistema frontale intenso, ma non eccezionale, che interesserà la regione dalla tarda serata di oggi fino al tardo pomeriggio di domani. Il fronte ha una struttura simile a quella di Vaia dell'anno scorso ma produrrà fenomeni meno estremi, anche se il vento raggiungerà valori significativi ma meno forti e precipitazioni anch'esse meno estreme di un anno fa. Il vento sul mare potrebbe contribuire all'innalzamento del livello marino.

L'allerta rossa riguarda il pordenonese, dove per la prima volta è stata concordata con il Veneto e con il gestore della diga di Ravedis la modalità di laminazione della piena sul Meduna, per limitare lo scarico dal lato Cellina.

L'altro fronte di interesse è costituito dalle Prealpi carniche dove le precipitazioni hanno raggiunto i 240 millimetri nelle ultime 24 ore. Dalla sala operativa della Protezione civile è stata attivata anche la filiera del volontariato. Sono già 700 i volontari attivi fin dall'allerta gialla dei giorni scorsi. I Comuni stanno valutando l'attivazione dei propri centri operativi comunali così da creare una rete diffusa di pronto intervento a livello locale. È stata attivata anche la rete radio di emergenza per facilitare le comunicazioni in caso di criticità di collegamento sulla rete mobile.

La Sores ha rilevato alcune interruzioni nei collegamenti telefonici nel corso della giornata, attualmente in via di risoluzione. Ieri il 112 ha ricevuto 1.874 chiamate, di cui 200 trasferite ai Vigili del fuoco, mentre la Prefettura di Pordenone ha attivato il centro coordinamento soccorso (Ccs) presso la propria sede. Sono in fase di monitoraggio le condizioni dei bacini idrici della Bassa friulana. L'attenzione è elevata sulla fascia pianeggiante compresa tra Lignano, Marano, Grado, San Giorgio di Nogaro, Torviscosa, Aquileia Staranzano e il monfalconese. Particolare criticità è stata registrata sull'erosione del litorale lignanese dove sono già in programma interventi di ripascimento. Operativo anche il Corpo forestale regionale nel pordenonese e in Carnia. ARC/SSA/ep