50 anni di Giuliani nel mondo: Regione, siano ambasciatori del Fvg
Trieste, 20 set - Il sostegno all'Associazione Giuliani nel
mondo non è solo un dovere morale e un obbligo normativo per la
Regione, ma è parte di una strategia di sviluppo che punta a fare
degli emigrati e dei loro discendenti i migliori ambasciatori del
Friuli Venezia Giulia e delle sue opportunità.
È il messaggio che il governatore del Friuli Venezia Giulia ha
portato alla celebrazione per il 50esimo della fondazione
dell'Associazione Giuliani nel mondo in occasione dell'evento
tenutosi oggi al Teatro Verdi di Trieste dove è intervenuto
insieme all'assessore alle Autonomie locali con delega ai
Corregionali all'estero.
La Regione, ha detto il governatore, si impegna perché le radici
dei giuliani che oggi vivono lontani dalla terra di origine non
si spezzino e anzi vengano coltivate quotidianamente, mentre è
impensabile che qualcuno voglia mettere in discussione il loro
sacrificio e chieda di cancellare il Giorno del Ricordo. Occorre
fermezza per sradicare un negazionismo che si tradurrebbe in
un'umiliazione per chi dovette partire e per i suoi discendenti.
Da parte del governatore è stato anche sottolineato un aspetto
qualificante dell'emigrazione giuliana nel mondo, al pari di
quella friulana: il rispetto del Paese ospitante, dove i
corregionali hanno trasferito nel secolo scorso la loro vita e
quella delle loro famiglie, apportando ingegno, capacità e
produttività e conseguendo posizioni di responsabilità in realtà
private e pubbliche.
L'assessore ai Corregionali all'estero ha evidenziato
l'importanza del cinquantesimo dalla fondazione per tutte le
persone sparse in tantissimi diversi Paesi che sono legate alle
62 sezioni dell'Associazione Giuliani nel mondo. Al di là del
compito delle istituzioni di appoggiare il sodalizio con risorse
e con norme, ha rilevato l'assessore, sono il fervore e
l'entusiasmo del volontariato e dell'associazionismo che
pervadono e animano queste realtà diffuse in tutto il pianeta e
impegnate a conservare legami profondi e preziosi.
All'evento al Teatro Verdi, introdotto dal presidente dell'Agm
Franco Miniussi, hanno preso parte varie autorità tra cui il
presidente del Consiglio regionale, i sindaci di Trieste e di
Gorizia e il vescovo di Trieste monsignor Giampaolo Crepaldi, che
ha anticipato alcuni temi della successiva messa solenne nella
cattedrale di San Giusto. Una targa di ringraziamento è stata
dedicata al presidente onorario dell'associazione, Dario Rinaldi,
prima di raccogliere dalla platea alcune testimonianze di
giuliani nel mondo.
Le celebrazioni, rinviate dall'anno scorso a causa della
pandemia, possono essere vissute senza limiti di spazio
attraverso i canali social attivati dagli organizzatori per la
fitta serie di eventi in programma.
ARC/PPH/ep
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