Pordenone, 20 set - Quest'anno 'Le Giornate del cinema muto',
l'evento che animerà nuovamente Pordenone, dal 2 al 9 ottobre e
porterà il capoluogo della Destra Tagliamento ancora una volta al
centro dell'attenzione della cultura internazionale, compie 40
anni: nel suo percorso ha saputo crescere coinvolgendo anche il
suo hinterland, ma soprattutto offrendo a chiunque opportunità di
arricchimento che la rilettura del passato attraverso documenti e
reperti filmici è in grado di apportare.
Lo ha rimarcato l'assessore regionale alla Cultura intervenendo
alla presentazione al Teatro Verdi di Pordenone di una
manifestazione che, ha rilevato, ha dato modo nel tempo di
riscoprire tesori della filmografia e di far rivivere
testimonianze di un'epoca.
Nel ringraziare il Comune di Pordenone che sostiene la
manifestazione e che ha consentito il suo sviluppo anche in
questa edizione, l'assessore ha colto l'occasione per rilevare
che 'Le giornate del cinema muto' rappresentano l'esempio di come
si dovrebbe orientare una società civile e culturalmente
preparata.
La manifestazione rappresenta infatti ancora una volta l'antitesi
a episodi che si stanno verificando e che hanno preso il nome di
'cancel culture', nonché uno stimolo a contrastare i fenomeni
recenti di 'talebanesimo culturale'. L'ultimo, forse più
eclatante dal punto di vista culturale, educativo, sociale, è
quello vissuto in Canada, dove sono stati bruciati, con un gesto
simbolico che va condannato, i fumetti di Asterix, il guerriero
gallico che ha stimolato e richiamato l'attenzione alla lettura e
alla storia dell'antica Roma di centinaia di migliaia di giovani
e non solo di tutto il mondo.
Si tratta di manifestazioni di esaltazione di un negativismo
culturale che fortunatamente, è stato rilevato, generano nelle
persone preparate reazioni orientate nella direzione opposta
rispetto a quella voluta dai protagonisti.
La presentazione de 'Le giornate del cinema muto' ha consentito
alla Regione di ribadire lo spessore della manifestazione,
internazionale e che sottintende un lavoro di ricerca, recupero e
restauro molto importante, oggi reso più semplice grazie
all'utilizzo del digitale, che gli appassionati quest'anno
potranno apprezzare in presenza, grazie alle disposizioni
anti-pandemia, condividendo così le emozioni trasmesse dalle
immagini con i vicini di poltrona e con gli altri partecipanti, o
ritrovarsi all'uscita per commentare nei locali della città le
scene e le immagini ammirate sul grande schermo.
Il programma de 'Le giornate del cinema muto' si svilupperà con
quattro proiezioni giornaliere con un filo conduttore sulla
condizione della donna nel mondo e sulle grandi opere di attrici
e registe, precorritrici dell'epoca del cinema sonoro.
ARC/CM/ep