Udine, 30 set - Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) ha
dato parere positivo, con 12 voti favorevoli e 2 astenuti
(Palmanova e Zoppola), alla proposta di legge n.108 su norme
urgenti per la costituzione di due Comunità di montagna nella
zona montana omogenea della Destra Tagliamento e delle Dolomiti
Friulane.
Nel dettaglio, la proposta normativa calendarizza, con l'articolo
2, il processo per addivenire alla costituzione delle due
Comunità di montagna, sulla base della deliberazione della
maggioranza assoluta dei Comuni interessati, in modo che siano
operative a decorrere dal 1 luglio 2021, subentrando alle Unioni
territoriali intercomunali (Uti) delle Valli e delle Dolomiti
friulane e del Livenza Cansiglio Cavallo, prorogandone quindi la
data dello scioglimento di queste ultime dal 1 gennaio al 1
luglio del prossimo anno.
In deroga quindi all'art.17 della legge regionale 21/2019, nella
zona montana omogenea della Destra Tagliamento e delle Dolomiti
Friulane possono essere costituite due Comunità di montagna
qualora, entro il 16 novembre 2020, a pena di decadenza, la
maggioranza assoluta dei Comuni ricompresi in quell'area adotti
conformi deliberazioni che ne individuino la delimitazione
geografica in modo che ciascuna Comunità di montagna sia
costituita da Comuni contermini, in numero non inferiore a sei.
Entro il 15 dicembre 2020, i Comuni devono decidere a quale dei
due costituendi enti aderire ed entro il 31 dicembre 2020, la
conferenza dei sindaci della zona montana omogenea, definisce la
delimitazione geografica di ciascuna Comunità di montagna nel
rispetto del principio di contiguità territoriale, del numero
minimo di Comuni partecipanti previsto e delle volontà espresse
dai consigli comunali. Le Comunità di montagna, così individuate,
sono istituite ex lege dall'1 gennaio 2021.
Durante la discussione il presidente del Cal, Antonio Di
Bisceglie, ha dato anche lettura della lettera sottoscritta dai
sindaci dei Comuni di Maniago, Frisanco, Tramonti di Sopra e
Tramonti di Sotto, Vajont, Arba, Sequals e Meduno che hanno
manifestato la necessità di dare immediata applicazione a quanto
previsto dall'attuale normativa in vigore e la volontà di
mantenere un'unica comunità montana del Pordenonese.
ARC/LP/al