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30.10.2019 14:55

Salute: Riccardi, dialogo aperto con farmacisti e professioni sanità

Trieste, 30 ott - Prosegue il ciclo di incontri finalizzato a raccogliere osservazioni e proposte dai portatori d'interesse per migliorare il disegno di legge sulla riforma della sanità regionale. A tal proposito, oggi il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha incontrato a Trieste prima i vertici regionali dell'Ordine dei farmacisti e, successivamente, i rappresentanti delle professioni sanitarie.

"Nella norma, che a breve sarà discussa dal Consiglio regionale, le oltre 400 farmacie presenti in tutto il Friuli Venezia Giulia rivestono un ruolo centrale. Si tratta - ha sottolineato Riccardi - di un sistema capillare e ricco di competenze in grado di erogare servizi anche nei luoghi più lontani del territorio regionale che, nel nostro disegno di legge, abbiamo voluto valorizzare".

"Siamo disponibili - ha affermato il vicegovernatore - ad accogliere altre particolari esigenze. Per questo restiamo in attesa anche dei contributi scritti dei portatori di interesse su una riforma ambiziosa ma che non vuole essere chiusa e che vogliamo applicare in modo graduale con la collaborazione di tutti i protagonisti del settore".

Concetti ribaditi anche nell'incontro con le rappresentanti regionali delle professioni sanitarie (Associazione nazionale assistenti sanitari, Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche e della riabilitazione e della prevenzione, Ordine delle ostetriche, Ordine dei biologi e Ordine degli assistenti sociali).

"Sappiamo - ha ricordato Riccardi - che il nostro è un progetto complesso che non riguarda solo le aziende sanitarie. Con questa riforma puntiamo all'integrazione sociosanitaria territoriale, spingiamo sulla cooperazione tra aziende e Comuni per essere sempre più vicini ai cittadini e diamo un nuovo ruolo ai distretti".

"In particolare, i cittadini dovranno trovare nei distretti quelle risposte che adesso faticano ad avere. Sarà infatti il distretto - ha rimarcato in conclusione il vicegovernatore - a prendersi in carico il paziente e ad accompagnarlo nel suo percorso di cura, guidandolo nella sua personale progettualità assistenziale e garantendo così la fondamentale continuità di cura". ARC/RT/fc