Udine, 11 feb - L'Hospice, che si trova ora al presidio
ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine, rappresenta
un elemento importante per la concretizzazione del progetto di
riforma della salute: costituisce il trait d'union ideale tra la
struttura ospedaliera e l'assistenza, perché permette di prestare
attenzione a quelle persone alle quali non possono essere
somministrate in sede domiciliare tutte le cure, anche quelle
cosiddette palliative.
Alla presenza del vicegovernatore con delega alla Salute del
Friuli Venezia Giulia, in occasione dell'avvio alla piena
operatività dell'Hospice - che è stato trasferito al presidio
ospedaliero dal Gervasutta, dove si trovava precedentemente, e
che dispone ora al padiglione numero 9 del nosocomio udinese di
12 posti letto - è stato donato un ecografo portatile da parte di
una Pro loco del territorio collinare.
Si tratta di uno strumento prezioso, che consentirà al personale
specializzato dell'Hospice di effettuare gli esami sanitari alle
persone anziane a domicilio.
Come sottolineato dalla Regione, l'Hospice e l'ecografo portatile
rappresentano un esempio concreto di quanto si possa costruire
per ottimizzare il sistema della Salute, assicurando in
particolare l'integrazione socio-sanitaria grazie alla
solidarietà, all'impegno civile, al volontariato, ma anche alla
passione che anima gli operatori e si sovrappone a una
qualificata preparazione e alla professionalità.
Occorre considerare che sono diverse centinaia di migliaia i
cittadini della Regione affetti da cronicità di vario livello e
che il progressivo avanzamento dell'età media fa levitare questa
cifra.
Ciò fa comprendere come sia necessario ampliare e rafforzare la
rete degli Hospice, per dare risposta alla richiesta di salute di
un sempre maggior numero di cittadini anziani ai quali non è
sempre possibile prestare le cure palliative a domicilio, né le
loro condizioni comportano la degenza ospedaliera.
Come è stato rilevato dalla Regione, la carenza di posti letto
negli Hospice - strutture deputate ad accogliere persone che non
possono rimanere a lungo a casa da sole e che sono bisognose di
assistenza sanitaria per alleviare le sofferenze di malattie non
curabili - deriva da una strategia della salute che non ha tenuto
conto in prospettiva dei cambiamenti della società e delle
mutevoli esigenze delle persone.
La riforma della salute messa in atto dalla Regione, che punta a
valorizzare la salute e l'assistenza sul territorio, intende
prestare attenzione alla persona, e rispondere alle esigenze
ancora disattese della comunità, per poter assicurare servizi in
grado di garantire le condizioni migliori di cura e assistenza a
tutti.
Questo l'obiettivo della riforma, che per essere raggiunto
compiutamente necessita di passaggi che non sono sempre
percepibili nell'immediato, ma che nel tempo, con il concorso di
tutti, potranno dare le risposte adeguate.
Un traguardo ambito, in una Regione che ha il primato nel
rapporto tra volontari e cittadini, e che deve parte dei successi
e dei traguardi già raggiunti, anche nei settori della salute e
dell'assistenza, a questa grande e insostituibile risorsa.
ARC/CM/gg
Il Padiglione Scrosoppi dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dove trova spazio l'Hospice
Foto ARC Montenero