Faedis (Ud), 9 feb - Proseguire con determinazione a far
conoscere a tutto il Paese e all'Europa i sacrifici avvenuti in
queste terre a difesa della libertà, spiegando che cosa
rappresenta la Brigata Osoppo, per non cadere nel qualunquismo
quotidiano rischiando di sottovalutare il significato della lotta
di liberazione, frutto del sacrificio e dalla sofferenza di
singoli uomini e di intere famiglie che hanno messo a
disposizione se stessi per la Patria.
E' uno dei concetti espressi dal governatore del Friuli Venezia
Giulia, oggi in occasione della commemorazione del 75°
anniversario dell'eccidio delle Malghe di Porzus, celebrata prima
nel cimitero comunale e in piazza a Faedis con il vicegovernatore
della Regione e proseguita poi a Canebola nella chiesa
parrocchiale con la santa Messa in suffragio dei caduti della
Brigata Osoppo celebrata da monsignor Santo Marcianò, ordinario
militare per l'Italia, e accompagnata dalla corale "Chej dai
sparcs" di Tavagnacco.
A Faedis nel cimitero comunale la delegazione dell'associazione
Partigiani Osoppo (Apo) si è recata sulla tomba di Franco
Celledoni, "Atteone", patriota della Brigata Osoppo, ucciso al
Bosco Romagno, dove è stata posata una corona d'alloro.
A seguire in piazza Primo Maggio l'alza bandiera, l'onore ai
caduti e la deposizione di una corona di alloro con gli
interventi del sindaco di Faedis e del presidente dell'Apo
Roberto Volpetti.
Nella chiesa parrocchiale a Canebola si sono susseguiti gli
interventi delle tante autorità presenti a commemorare le
vittime, del presidente della Federazione italiana volontari
della Libertà Francesco Tessarolo, dei rappresentati il Comune di
Boves, località del cuneese che fu teatro nel '43 della prima
strage compiuta in Italia dai nazisti, e di Paola Del Din
Medaglia d'oro al valor militare. Sulle parole di quest'ultima,
che ha sottolineato come si è lottato in nome di un giuramento
alla Patria e non per interessi personali, si è soffermato il
governatore rimarcando la preziosa testimonianza.
Un messaggio attuale che il governatore della Regione ha fatto
proprio ribadendo come, anche nel presente, combattere per la
propria comunità significa mettere da parte se stessi per il bene
comune; inoltre ha evidenziato come non era liberazione
contrapporre alla dittatura nazifascista un'altra dittatura e
come per essersi opposti a questo, in nome della libertà, abbiano
perso la vita le 17 vittime della Brigata Osoppo.
Il governatore ha infine ricordato le parole di Giovanni Padoan,
all'epoca commissario politico della brigata Garibaldi, che si
assunse la responsabilità, pur non avendo avuto una parte diretta
nell'eccidio, e chiese perdono agli eredi delle vittime, quale
dirigente comunista d'allora e ultimo membro vivente del comando
raggruppamento divisioni Garibaldi del Friuli: per il governatore
un esempio di assunzione di responsabilità, di superamento della
storia nell'ottica del bene comune.
ARC/LP/ep
Il vicegovernatore della Regione a Faedis nel cimitero comunale con la delegazione dell'associazione Partigiani Osoppo (Apo) sulla tomba di Franco Celledoni, patriota della Brigata Osoppo.
Foto ARC Pironio
Il governatore del Friuli Venezia Giulia in occasione della commemorazione del 75° anniversario dell'eccidio delle Malghe di Porzus a Canebola.
Foto ARC Pironio