Previste 73 nuove assunzioni con ulteriori prospettie 2020-21
Trieste, 7 nov - Entro dicembre sarà pronto il programma del
piano straordinario di rafforzamento dei Centri per l'impiego
(Cpi) del Friuli Venezia Giulia che prevede 73 nuove assunzioni,
alle quali è previsto che si aggiungano, tra il 2020 e il 2021,
una quarantina di altri innesti di personale. Il documento
contempla investimenti sostanziali, la cui entità è ancora da
definire, anche in accordo con il Governo centrale, per
individuare e riqualificare sedi consone e per l'acquisto di
dotazioni informatiche, altre strumentazioni e arredi.
L'obiettivo del piano è far crescere progressivamente i Cpi sia
sul piano dell'erogazione dei servizi alle persone sia sotto il
profilo dell'incrocio tra le esigenze delle aziende e le
competenze di chi cerca un'occupazione, così da colmare il gap
che divide domanda e offerta nel mercato del lavoro.
Lo ha annunciato l'assessore a Lavoro e Formazione del Friuli
Venezia Giulia, Alessia Rosolen, dopo l'approvazione del
provvedimento da parte della Giunta regionale.
In merito, Rosolen ha spiegato che "il piano di rafforzamento dei
Cpi risponde all'esigenza di rendere competitivo e credibile il
sistema pubblico nel mercato del lavoro. Investiamo sulle persone
e la loro formazione ma anche su sedi, strumentazioni e
attrezzature. La Regione farà una ricognizione dello stato
dell'arte e interverrà di concerto con i Comuni per migliorare le
attuali sedi dei Cpi o per trovarne di nuove rispondenti alle
richieste del territorio".
L'assessore ha chiarito che per "quanto riguarda le assunzioni,
52 saranno a tempo indeterminato e 21 a tempo determinato, ma con
la prospettiva di stabilizzazione nei prossimi anni. Inoltre,
entro il 2021 è ragionevole ipotizzare l'inserimento in organico
di nuove persone. Si tratta di assunzioni legate a un concorso
regionale e il Friuli Venezia Giulia è stata la prima Regione in
ambito nazionale a dare attuazione alle linee di potenziamento
dei Cpi".
Rosolen ha quindi ribadito che "il Centro per l'impiego è
centrale nella strategia volta a creare una filiera tra
istruzione, formazione, alta formazione specializzante,
innovazione e tessuto produttivo".
"Stiamo inaugurando - ha evidenziato l'assessore - una nuova
stagione della formazione, più mirata e precisa, modellata di
concerto tra Regione, tessuto sociale, enti datoriali, parti
sociali ed enti di formazione. Un percorso condiviso, strutturato
e costruito su misura che offra opportunità e tolga alibi: il
nuovo corso nasce sotto la stella di un'assunzione di
responsabilità collettiva, alla quale nessuno può e deve
sottrarsi".
"Siamo in procinto - ha concluso Rosolen - di avviare esempi
concreti di compenetrazione tra settori contermini per avvicinare
domanda e offerta del mercato del lavoro tramite tecnologie e
strumentazioni all'avanguardia. Non basta rincorrere le dinamiche
del mercato, serve un potenziamento della fase proattiva di
anticipazione dei flussi e creazione di profili nuovi e
specializzati".
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