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07.09.2020 12:54

Famiglia: al via giovedì 10 settembre gli Stati Generali post Covid-19



Trieste, 7 set - Il rapporto tra famiglia e lavoro, l'innovazione sociale e il concetto di comunità in senso stretto sono alcuni tra i temi fondamentali che verranno sviluppati nel corso dei cinque incontri pubblici degli Stati Generali della Famiglia, che si terranno nelle prossime settimane. I primi quattro appuntamenti si svolgeranno in videoconferenza, mentre la sessione plenaria, prevista per il 16 ottobre, sarà a Udine nell'auditorium della Regione di via Sabbadini dalle 14 alle 18.

L'evento inizia giovedì 10 settembre con l'incontro "Famiglia&Lavoro nel XXI secolo: un binomio possibile" dalle 16 alle 18 e prosegue giovedì 17 settembre con "Crescere i figli: un compito per molti, un compito di tutti" (16-18). Giovedì 24 settembre ci sarà il dibattito "Povertà ed esclusione sociale. Generare futuro a partire dai giovani" (ancora dalle 16 alle 18) e, giovedì 1° ottobre l'appuntamento "A misura di famiglia: previdenza complementare e quoziente familiare", sempre dalle 16 alle 18.

Come evidenziato dall'assessore regionale alla Famiglia, gli appuntamenti erano stati inizialmente programmati per febbraio e sono stati rimandati per l'emergenza Covid-19, la quale ha posto l'accento sulla necessità di investire in soluzioni di innovazione sociale per ribaltare l'equivoco che mette in contrapposizione famiglia e lavoro e finisce con penalizzare le donne. Analizzando i dati del mercato del lavoro emerge, infatti, come le due categorie più colpite dall'emergenza siano state giovani e donne, che già precedentemente erano tra le più esposte.

Per la Regione l'emergenza sanitaria di questi mesi ha imposto un'accelerazione rispetto all'esigenza di dare risposta a bisogni nuovi e impellenti, a partire dalla scuola e dalle modalità con cui sono state condotte e verranno riprese le lezioni, dato che la didattica a distanza produce una serie di implicazioni per le famiglie. L'obiettivo degli incontri è, partendo dall'analisi dello scenario demografico e mettendo in relazione la dinamica della natalità con il tasso di occupazione femminile, approfondire con i portatori di interesse gli strumenti e le soluzioni più idonee per sostenere la partecipazione femminile nel mercato del lavoro, per supportare l'adozione di misure di organizzazione flessibile da parte delle aziende e la creazione di servizi innovativi tra pubblico, privato e terzo settore.

Nella scorsa manovra finanziaria la Regione ha investito circa 40 milioni di euro per la famiglia, una somma triplicata rispetto all'ordinario che conferma l'attenzione a questo tema. Accanto all'aspetto finanziario l'Amministrazione regionale ha scelto di investire su questo ambito, in un contesto reso ancora più complicato dal virus, secondo il principio che considera l'innovazione sociale un tassello centrale del mosaico che unisce famiglia e lavoro. Esof2020 ha messo a disposizione della ricerca una vetrina di caratura internazionale e la Regione punta a far sì che l'innovazione tecnologica sia accompagnata dall'innovazione sociale attraverso uno sforzo collettivo per trovare misure, strumenti e formule che promuovano la conciliazione tra la sfera privata e il percorso professionale, al fine di erogare nuovi servizi, contrastare il fenomeno del declino demografico e promuovere il benessere familiare in tutte le fasi dell'esistenza dei cittadini.

Le azioni della Regione sono infatti state sviluppate anche in considerazione del declino demografico. Nel 2019 in Friuli Venezia Giulia il tasso medio di fecondità, ovvero il numero medio di figli per donna in età fertile (15-49 anni), ha toccato il suo punto più basso: 1,23 figli per donna. Un valore inferiore sia al dato nazionale (1,29), sia a quello del Nord Est (1,35), al quale si aggiunge il progressivo incremento del numero di uomini che non fanno figli. Il problema ha quindi due aspetti che vanno studiati e capiti: quello economico e quello culturale.

Ai dati degli scorsi anni si sommano, inoltre, le complicazioni degli ultimi mesi, che hanno prodotto conseguenze pesanti sia sotto il profilo sociale sia economico. Con gli Stati Generali della Famiglia, la Regione si candida quindi a divenire collettore di proposte e soluzioni da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Per iscrizioni e informazioni all'evento scrivere a statigeneralifamiglia@regione.fvg.it. ARC/COM/ma