Di cosa si tratta

Il bando attività 2.3.a.2. aree interne “Alta Carnia” del POR FESR 2014-2020 dà attuazione ad uno degli interventi di sviluppo locale previsti dalla Strategia per l’area interna dell’Alta Carnia denominata “Futuro Alta Carnia”, approvata dalla Regione con DGR n. 637 del 7 aprile 2017. In particolare si porta ad attuazione l’intervento 1.2 denominato “ Aiuti alle imprese per investimenti tecnologici, nelle aree produttive della utilizzazione del legno e dell’industria agroalimentare”.
 
Si tratta, nel suo complesso, di un'azione di supporto della competitività ed innovazione tecnologica delle PMI, con sede legale od unità operativa sita nell’area interna Alta Carnia (territorio delimitato come da DGR 597/2015) nei settori dell'agroalimentare e della filiera bosco – legno, che caratterizzano l’area progettuale dell’Alta Carnia.
Si tratta di contributi a fondo perduto per sostenere la competitività e l’innovazione tecnologica delle PMI dell’Alta Carnia nei diversi settori del sistema produttivo sopra delineate, finanziando la realizzazione di investimenti tecnologici in conformità al bando approvato con deliberazione della Giunta regionale 29 settembre 2017, n. n. 1824.
I contributi sono concessi nel rispetto di quanto previsto dal regolamento (UE) n.1407/2013 (de minimis).
L’area interna regionale “Alta Carnia” è composta dai Comuni di: Ampezzo, Arta Terme, Cercivento, Comeglians, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco, Ligosullo, Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Rigolato, Sauris, Socchieve, Sutrio, Treppo Carnico e Zuglio (si rimanda all’Allegato 1 al Bando).

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Beneficiari

Ciascuna PMI può presentare una sola domanda a valere sul bando in oggetto.
Possono presentare domanda in forma singola e beneficiare degli aiuti le PMI (Allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014) dell’area interna regionale “Alta Carnia” che:
 
a) svolgono attività del settore agroalimentare, con esclusione delle imprese agricole, come individuate dai codici ISTAT ATECO 2007;
b) svolgono attività di trasformazione del legno od utilizzazione dei prodotti in legno, con esclusione dell’utilizzazione boschiva, prima trasformazione e produzione di materiale legnoso combustibile, per quanto attiene alla filiera foresta – legno, come individuate dai codici ISTAT ATECO 2007.
 
Le PMI di cui sopra devono possedere i requisiti soggettivi previsti all’articolo 4 del Bando.

Potranno presentare domanda di aiuto anche le PMI che al momento della presentazione della domanda stessa non hanno ancora sede legale od unità operativa attive nel territorio regionale dell’area interna denominata “Alta Carnia”, in cui deve essere realizzato il progetto d’investimento. In tal caso l’attivazione della sede o dell’unità operativa nell’area interna dell’Alta Carnia cui all’Allegato 1 del Bando, dove deve realizzarsi il progetto, e la registrazione nel Registro delle imprese laddove prevista per legge, deve intervenire prima dell’avvio del progetto medesimo. Nel caso in cui detta attivazione ed iscrizione non intervengano entro tale termine, il contributo non è concesso ovvero la concessione è revocata qualora sia già intervenuta.

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Progetti ammissibili

Sono ammissibili i progetti di investimento che, utilizzando i mutamenti della tecnologia al fine dell’aumento della competitività aziendale e/o della capacità produttiva, della redditività e dell'impatto ambientale delle imprese, mirano a:
 
- creare un nuovo stabilimento o;
- ampliare la capacità di uno stabilimento esistente o
- diversificare la produzione e/o i servizi di uno stabilimento o
- comportare un cambiamento del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
 
Non sono finanziabili interventi di mera sostituzione.
I progetti di investimento devono essere realizzati nel territorio regionale circoscritto alla sola area interna “Alta Carnia” come indicato nell’Allegato 1 del Bando, nella sede legale o in un’u nità operativa.
Sono finanziabili in particolare:
 
a) macchinari ed attrezzature nuove di fabbrica, ricompresi quelli necessari all'attività gestionale dell'impresa, escludendo quelli relativi all'attività di rappresentanza;
b) apparecchiature per la fornitura di servizi informatizzati e tecnologicamente avanzati;
c) attrezzature di controllo dei macchinari e degli impianti;
d) sistemi e macchinari gestiti da apparecchiature elettroniche, nonché apparecchiature elettroniche, finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale o al miglior utilizzo delle risorse energetiche;
e) sistemi e macchinari gestiti da apparecchiature elettroniche, nonché apparecchiature elettroniche, finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori;
f) hardware e software per l’utilizzazione delle apparecchiature e dei sistemi suddetti non incorporati nelle apparecchiature e nei sistemi stessi.
Il progetto di investimento può essere avviato a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda.
In deroga a quanto sopra, sono considerate ammissibili anche le spese sostenute a partire dal 1° marzo 2016, se non costituiscono la totalità delle spese complessive per la realizzazione del progetto di investimento, la cui conclusione deve essere comunque successiva alla data di presentazione della domanda (articolo 6, comma 6 del Bando).

Il progetto deve essere concluso e rendicontato entro 12 mesi decorrenti dalla data di intervenuta accettazione del contributo da parte della PMI beneficiaria.

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Spese ammissibili, intensità e limiti dell'aiuto, divieto di cumulo

Sono ammissibili le seguenti spese:
 
a) acquisto di macchinari, impianti, strumenti, attrezzature, sensoristica e programmi informatici;
b) acquisto di hardware e beni immateriali quali software e licenze d’uso, funzionali all’u tilizzo dei beni di cui alla lettera a);
c) acquisizione di servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica per la pianificazione dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale connessi ai progetti di investimento forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento. I servizi di consulenza potranno essere resi altresì da università ed enti di ricerca [nel limite del 20% della spesa ammessa di cui alle lettere a) e b)];
d) realizzazione delle opere edili di adeguamento dello stabilimento, purché strettamente ricollegate all'investimento cui alle lettere a), c) e d) del comma 4 dell’articolo 5 del Bando [nel limite complessivo, per le voci d) ed e), del 30 % della spesa ammessa];
e) realizzazione delle opere impiantistiche necessarie all'installazione e collegamento dei macchinari, attrezzature, apparecchiature e sistemi acquistati cui alle lettere a), c) e d) del comma 4 dell’articolo 5 del Bando [nel limite complessivo, per le voci d) ed e), del 30 % della spesa ammessa];
f) realizzazione delle opere impiantistiche necessarie all'installazione e collegamento dei macchinari, attrezzature, apparecchiature e sistemi acquistati cui alla lettere b) ed e) del comma 4 dell’articolo 5 del Bando [nel limite del 30 % della spesa ammessa].
 
L’intensità del contributo è pari al 70 per cento della spesa ammissibile.
I contributi sono concessi contributi in conto capitale a titolo “de minimis” in osservanza delle condizioni prescritte dal Regolamento (UE) 1407/2013.
Il limite massimo di contributo concedibile per ciascuna domanda è pari a 200.000 euro.
Il limite minimo di spesa ammissibile è pari a:
 
- 20.000,00 euro, nel caso in cui il richiedente è una microimpresa;
- 30.000,00 euro, nel caso in cui il richiedente è una piccola impresa od una media impresa.
 

I contributi possono essere cumulati con altri incentivi pubblici nel rispetto di quanto previsto dal regolamento (UE) n. 1407/2013 e dal regolamento (UE) n. 1303/2013.

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Presentazione delle domande e concessione dei contributi

I contributi sono concessi dal Servizio coordinamento politiche per la montagna mediante procedimento a bando ai sensi dell’articolo 36, comma 3, della legge regionale 7/2000.
La domanda potrà essere presentata dalle ore 12:00:00 di martedì 17 ottobre 2017 fino alle ore 12:00:00 di giovedì 16 novembre 2017 per via telematica esclusivamente tramite il sistema informatico guidato di compilazione e di inoltro denominato Front end generalizzato (FEG) a cui si accederà dalla presente sezione del sito internet della Regione (colonna sulla destra), dove saranno pubblicate le modalità di accesso e le linee guida alla compilazione. Gli schemi di domanda saranno approvati e pubblicati a breve nella presente sezione del sito internet della Regione.

Le domande sono valutate mediante applicazione ai progetti di investimento dei criteri valutativi di cui all’Allegato 4 del Bando, con attribuzione dei relativi punteggi. Non sono ammesse all’aiuto le domande cui è attribuito un punteggio inferiore a 15. A parità di punteggio è data preferenza alle domande con il minore importo di aiuto ammissibile; in caso di ulteriore parità le domande sono classificate secondo l’ordine cronologico di presentazione, nel rispetto dell’ordine di inoltro telematico tramite il sistema di gestione informatico delle domande.
In esito alla fase istruttoria, verrà approvata la graduatoria delle domande ammissibili all’a iuto, l’elenco delle domande non ammesse all’aiuto e l’elenco delle domande finanziabili con le risorse immediatamente disponibili, che saranno pubblicati sul Bollettino ufficiale e sul sito internet della Regione.
 
A seguito dell’istruttoria, l’incentivo è concesso entro centottanta giorni decorrente dal termine ultimo di presentazione della domanda nei limiti della dotazione finanziaria disponibile, pari ad euro 1.000.000,00.

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Obblighi e vincoli dei beneficiari

Gli obblighi e i vincoli dei beneficiari sono elencati in particolare al capo 9 del bando.

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Soggetti gestori degli aiuti

La gestione amministrativa relativa agli aiuti di cui al bando in oggetto è affidata al Servizio coordinamento politiche per la montagna della Presidenza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

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