Il canale contributivo è chiuso. Non è possibile presentare domanda.

DI CHE COSA SI TRATTA

Aiuti a fondo perduto per la realizzazione nel territorio regionale di progetti di investimento da parte delle microimprese e delle piccole e medie imprese, in tecnologie dell’informazione e della comunicazione, finalizzati al consolidamento delle imprese stesse in chiave innovativa, anche mediante l’introduzione e lo sviluppo di nuovi sistemi avanzati di informatizzazione nonché attraverso l’implementazione dei sistemi esistenti in funzione della trasformazione digitale dei processi produttivi secondo le modalità disciplinate dal Bando approvato con deliberazione n. 572 della Giunta regionale del 31 marzo 2017.

Novità:
Con le DGR 484/2020, 646/2020 e 1804/2020 è stata prevista la proroga straordinaria automatica di 12 mesi dei termini di rendicontazione dei progetti finanziati dal programma POR FESR FVG 2014-2020 non ancora rendicontati, i cui termini originali di scadenza erano fissati dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020. Inoltre con le DGR 646/2020 e 1804/2020 è stata prevista anche una proroga straordinaria automatica di 9 mesi dei termini di rendicontazione dei progetti finanziati dallo stesso programma, i cui termini originali di scadenza sono stati fissati tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021. 
Con la DGR 1804/2020 è stata prevista inoltre una proroga straordinaria automatica di 6 mesi dei termini di rendicontazione dei progetti finanziati e o in corso di finanziamento dallo stesso programma i cui termini originali scadano nel periodo successivo al 31.12.2021; resta ferma in ogni caso, la data del 30.06.2023 quale data ultima di rendicontazione degli stessi.
La richiesta di anticipazione, corredata della fideiussione, può essere presentata esclusivamente entro il termine massimo di sei mesi dalla notificazione al beneficiario della concessione dell’aiuto, pena il non accoglimento della richiesta medesima (art. 17, c. 3, del Bando).

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BENEFICIARI

Gli aiuti sono destinati alle microimprese e alle piccole e medie imprese (PMI), come definite dall'Allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014. Ai fini del bando in oggetto, si intendono equiparati alle PMI anche i liberi professionisti.

Ciascuna impresa può presentare un solo progetto a valere sul bando in oggetto.

Possono presentare domanda e beneficiare degli aiuti le PMI aventi i seguenti requisiti:
a) essere regolarmente costituite e registrate presso il Registro delle imprese, salvo il caso in cui il soggetto richiedente non è tenuto per legge a tale iscrizione; le PMI non residenti nel territorio della Repubblica italiana al momento della presentazione della domanda devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato membro di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese, salvo il caso in cui il soggetto richiedente non è tenuto per legge a tale iscrizione;
b) essere attive;
c) avere sede legale o unità operativa, nella quale sarà realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda, attiva nel territorio regionale;
d) nel caso in cui l’aiuto sia richiesto ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014, non essere imprese in difficoltà;
e) non essere destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale ed incompatibile con il mercato comune;
f) non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria;
g) non essere sottoposte a procedure concorsuali e non avere in corso nei propri confronti un’iniziativa per la sottoposizione a procedure concorsuali, salvo il caso del concordato preventivo con continuità aziendale;
h) rispettare le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro ai sensi dell’articolo 73 della legge regionale 5 dicembre 2003, n. 18 come interpretato in via di interpretazione autentica dall’articolo 37, comma 1, della legge regionale 4 marzo 2005, n. 4;
i) possedere, in relazione al progetto di investimento proposto, il requisito di capacità amministrativa, finanziaria ed operativa in conformità all’Allegato 2 al bando;
j) non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
k) possedere il requisito di regolarità contributiva ai sensi dell’articolo 10, comma 7, del decreto legge 30 settembre 2005, n. 203.

In deroga a quanto previsto dalla sopracitata lettera c), possono presentare domanda di aiuto anche le PMI non aventi sede legale o unità operativa, nella quale sarà realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda, attiva nel territorio regionale al momento della presentazione della domanda. L’attivazione e la registrazione, laddove prevista per legge, nel Registro delle imprese della sede o dell’unità operativa dove l’impresa intende realizzare il progetto deve intervenire prima dell’avvio del progetto medesimo. Nel caso in cui l’attivazione e l’iscrizione non intervengano entro tale termine, il contributo non è concesso ovvero la concessione è revocata qualora sia già intervenuta.

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PROGETTI AMMISSIBILI

Possono essere ammessi agli aiuti i progetti di investimento in tecnologie dell’informazione e della comunicazione volti alla realizzazione:
a) da parte delle PMI richiedenti, di soluzioni tecnologiche innovative per l’operatività di sistemi di informazione integrati quali le soluzioni ERP/MPR, i sistemi di gestione documentali, i sistemi di customer relationship management (CRM), la tracciabilità del prodotto, le piattaforme di gestione integrata delle funzioni aziendali, gli strumenti di business intelligence e di business analytics nonché per il commercio elettronico, la manifattura digitale, la sicurezza informatica ed il cloud computing;
b) da parte delle PMI richiedenti, di soluzioni ed applicazioni digitali che secondo il paradigma dell’Internet of Things consentano uno scambio di informazioni tra macchine e oggetti;
c) da parte delle PMI turistiche richiedenti, di servizi innovativi a favore della clientela.

I progetti di investimento di cui alle lettere a) e c), devono essere diretti al miglioramento dei processi aziendali, quali forniture alla produzione e distribuzione, marketing ed erogazione di servizi, nonché all’accrescimento della capacità di penetrare in nuovi mercati.

I progetti di investimento di cui alla lettere b), devono essere diretti all’automazione dei processi aziendali.

Al fine dell’ammissione agli aiuti ai sensi degli articoli 14 e 17 del regolamento (UE) n. 651/2014, oltre a soddisfare i predetti requisiti requisiti, i progetti di investimento devono altresì sostanziarsi nella creazione di un nuovo stabilimento, nell’estensione di uno stabilimento esistente, nella diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente mediante prodotti nuovi aggiuntivi o nella trasformazione fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

Non sono finanziabili investimenti di mera sostituzione.

I progetti di investimento devono essere realizzati nel territorio regionale, nella sede legale o in un’unità operativa della PMI.

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SPESE AMMISSIBILI

 Ai fini della realizzazione dei progetti, sono ammissibili le spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, concernenti:
a) l’acquisto e l’installazione di hardware, apparati di networking, inclusa la fornitura della tecnologia wi-fi, attrezzature, strumentazioni e dispositivi tecnologici e interattivi di comunicazione e per la fabbricazione digitale, nonché l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza della connessione di rete;
b) l’acquisto di software e licenze, anche a canone periodico o a consumo limitatamente al periodo di durata del progetto;
c) l’acquisizione di servizi di cloud computing, di registrazione di domini e di caselle di posta elettronica, limitatamente al  periodo di durata del progetto, nonché l’acquisizione di servizi informatici concernenti i sistemi di cui alla lettera d) del presente comma, incluse le attività di controllo e monitoraggio;
d) l’acquisto di sistemi informatici e telematici di gestione aziendali e per applicazioni mobili;
e) l’acquisizione di servizi di consulenza concernenti l’analisi, la progettazione e lo sviluppo dei sistemi di cui alla lettera d), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente; i servizi di consulenza possono essere resi anche da università ed enti pubblici e di ricerca.
f) altri servizi di consulenza inerenti al progetto presentato, compresi la consulenza di avviamento ed affiancamento qualificato all’attuazione del sistema gestionale ed i servizi di traduzione dei testi dei siti web, nel limite del 30% della spesa ammessa di cui alle lettere a), b) e c), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente; i servizi di consulenza possono essere resi anche da università ed enti pubblici e di ricerca.

Qualora l’impresa richieda che gli aiuti, per la realizzazione dei progetti di investimento, in relazione alle sopracitate spese siano concessi ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 (de minimis), in deroga alla regola generale, sono considerate ammissibili anche le spese sostenute a partire dal 1° marzo 2016, se non costituiscono la totalità delle spese complessive per la realizzazione del progetto di investimento, la cui conclusione deve essere comunque successiva alla data di presentazione della domanda.
 
Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese di cui alle sopracitate  lettere a), b) e d), sono le seguenti:
a) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
- 50 per cento della spesa ammissibile;
b) nel caso in cui l’aiuto è concesso, su espressa indicazione della PMI richiedente, ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 651/2014:
- 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
- 10 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese;
c) nel caso in cui l’aiuto è concesso, su espressa indicazione della PMI richiedente, ai sensi dell’articolo 14 del regolamento (UE) n. 651/2014:
- 30 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
- 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese.

L’intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese di cui alla sopracitata  lettera c), è sempre pari al 50 per cento della spesa ammissibile ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013;

Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese di cui alle sopracitate  lettere e) e f), sono le seguenti:
a) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
- 50 per cento della spesa ammissibile;
b) nel caso in cui l’aiuto è concesso, su espressa indicazione della PMI richiedente, ai sensi dell’articolo 18 del regolamento (UE) n. 651/2014:
- 50 per cento della spesa ammissibile;

Il limite minimo di spesa ammissibile per domanda è pari a:
a) 3.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una microimpresa;
b) 6.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una piccola impresa;
b)9.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una media impresa.

Il limite massimo di aiuto concedibile per domanda è pari a 200.000.

Ai sensi del combinato disposto dell’articolo 17, comma 1, del Bando e della DGR 2535/2017, GLI AIUTI POSSONO ESSERE EROGATI IN VIA ANTICIPATA, NELLA MISURA MASSIMA DEL 70% dell’importo concesso. La richiesta di anticipazione, corredata della fideiussione, è presentata entro il termine massimo di 6 mesi dalla notifica al beneficiario della concessione dell’a iuto.

 

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PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E CONCESSIONE DEGLI AIUTI

La domanda è presentata alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competente (CCIAA) utilizzando il sistema informatico Front end generalizzato “FEG” a cui si accederà dalla presente sezione del sito internet della Regione (colonna sulla destra) ovvero, mediante link, dal sito internet della CCIAA.
La domanda di aiuto è presentata dalle ore 9.30 di lunedì 15 maggio 2017 fino alle ore 12.00 di giovedì 15 giugno 2017 per via telematica esclusivamente tramite il sistema informatico guidato di compilazione e di inoltro denominato (FEG). Non sono ammissibili domande presentate con altre modalità.  Alla domanda deve essere allegata la documentazione prevista redatta secondo i modelli che saranno pubblicati nella pagina dedicata alla modulistica del sito internet della Regione (colonna sulla destra) e del sito internet della CCIAA.

Per CCIAA “competente”, si intende, a seconda dei casi:
1) la CCIAA nel cui territorio provinciale di pertinenza è realizzato il progetto di investimento
oppure
2) nel caso di domanda presentata da impresa non avente sede legale o unità operativa nel territorio regionale, la CCIAA nel cui territorio provinciale di pertinenza l’impresa richiedente si è impegnata ad attivare la sede o l’unità operativa presso la quale sarà realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda.

Nella valutazione delle domande la CCIAA competente applica i criteri valutativi di cui all’Allegato 3 al Bando. In sede di attribuzione del punteggio la CCIAA competente valuta esclusivamente i criteri che sono stati espressamente indicati dall’impresa richiedente al fine della richiesta del relativo punteggio. Non sono ammesse all’aiuto le domande cui è attribuito un punteggio inferiore a 15. A parità di punteggio è data preferenza alle domande con il minore importo di aiuto ammissibile; in caso di ulteriore parità le domande sono classificate secondo l’ordine cronologico di presentazione, nel rispetto dell’ordine di inoltro telematico tramite il sistema di gestione informatico delle domande.

La CCIAA competente adotta il provvedimento di concessione dell’aiuto, entro 150 giorni dalla presentazione della domanda, nei confronti delle imprese i cui progetti si sono meglio classificati nella graduatoria unica regionale nei limiti delle risorse disponibili.

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OBBLIGHI E VINCOLI DEI BENEFICIARI

Gli obblighi e i vincoli dei beneficiari sono elencati in particolare al capo VIII del bando.

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SOGGETTI GESTORI DEGLI AIUTI

La gestione amministrativa relativa agli aiuti di cui al bando in oggetto è affidata Camere di Commercio territorialmente competenti.
 

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CONTATTI

Camera di Commercio Venezia Giulia
Territorio provinciale di Trieste
: www.ariestrieste.it
Cristiana Basile - 040.6701512
Umberto Merlin - 040.6701319
contributi@ariestrieste.it
Territorio provinciale di Gorizia: www.go.camcom.gov.it
Cristina Pozzo - 0481.384261

Nota informativa Camera di Commercio Venezia Giulia >


Camera di Commercio di Pordenone
: www.pn.camcom.it
Cristina Biasizzo - 0434.381224
Laura Della Negra - 0434.381241
contributi@pn.camcom.it

Nota informativa Camera di Commercio Pordenone >


Camera di Commercio di Udine
: www.ud.camcom.it 
Ufficio Punto Nuova Impresa
Martina Urbani - 0432.273539
porfesr@ud.camcom.it

Nota informativa Camera di Commercio Udine >

  

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INDIRIZZI PEC CAMERE DI COMMERCIO

Camera di Commercio della Venezia Giulia
Territorio provinciale di Gorizia: cciaago@certregione.fvg.it
Territorio provinciale di Trieste: cciaats@certregione.fvg.it

Camera di Commercio Pordenone-Udine
Territorio provinciale di Pordenone: cciaapn@certregione.fvg.it
Territorio provinciale di Udine: cciaaud@certregione.fvg.it

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