Dal PSR 2007-2013 alla nuova programmazione: successo per il tour sulle "buone pratiche"
 

Sono state oltre 350 le persone che hanno partecipato nei mesi di settembre e ottobre agli incontri organizzati dal Servizio Sviluppo Rurale della Regione Friuli Venezia Giulia per presentare i risultati del progetto “Buone Pratiche”, previsto dal Piano di Comunicazione del PSR 2007-2013 affidato dall’Agenzia Pomilio Blumm e da questa realizzato in collaborazione con il LAREM (Laboratorio di Ricerca Economica e Manageriale) del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università di Udine.


L’obiettivo è stato raccogliere e ascoltare le istanze del territorio, presentando al contempo le esperienze più significative, o comunque quelle che hanno permesso di ottenere i migliori risultati, nell’ambito della programmazione che si sta avviando alla conclusione (il termine ultimo è stabilito al 31.12.2015).


I contenuti del progetto “Buone Pratiche” sono stati sintetizzati in una serie di schede consultabili sul sito www.bestpracticespsrfvg.it e sono diventati oggetto di una brochure a carattere divulgativo.


Un vero successo per il “tour”, che ha toccato tutte e quattro le province della regione e che ha visto sempre presente il vicepresidente e assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Sergio Bolzonello. Gli incontri sono stati programmati per sensibilizzare il mondo agricolo sui finanziamenti che il PSR mette a disposizione per far crescere e sviluppare il territorio. L’i ntento primario della programmazione 2007-2013 è infatti quello di raggiungere il traguardo “disimpegno zero”, ovvero non dover restituire alla Comunità Europea i fondi non spesi. Questo obiettivo va letto congiuntamente all’altro obiettivo prefissato: spendere i fondi nel miglior modo possibile.


Nei vari incontri Bolzonello ha ricordato ad agricoltori ed esponenti di categoria che in Friuli Venezia Giulia il futuro dell’agricoltura regionale si gioca con la concretizzazione di quattro concetti: competitività, innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale. “Il nuovo PSR va visto – ha affermato il vicepresidente Bolzonello - come uno strumento che nel complesso consenta al comparto di guadagnare competitività sul mercato”.


Le attività inserite nel Piano di Sviluppo Rurale 2014-20, tra cui è allo studio una modalità per poter utilizzare i fondi del PSR anche in conto interessi, potenziando l’apprezzata attività già svolta in questi anni dal fondo di rotazione, saranno supportate e rafforzate da un articolato insieme. di politiche nazionali e regionali. Tra queste, il miglioramento dell’accesso al sistema delle banche, con la messa in gioco, per la prima volta al fianco del comparto agricolo, di Mediocredito. Inoltre 30 milioni in tre anni saranno finalizzati alla razionalizzazione dei sistemi irrigui a partire dal 2015.


Nel corso degli incontri, sono state sintetizzate le principali considerazioni emerse dall’a nalisi delle “buone pratiche”. A cominciare dall’importanza di una visione strategica (e, preliminarmente, la condivisione da parte dei partner degli obiettivi di medio-lungo periodo) per passare al ruolo del capofila (un soggetto che si distingue per imprenditorialità, non si accontenta di facilitare l’ottenimento di contributi da parte dei soggetti coinvolti nel progetto, ma cerca attivamente di metterli “in rete”).


Altri punti fondamentali, la sostenibilità nel tempo, tratto caratteristico dei progetti di eccellenza; l’orientamento al mercato (visione strategica e sostenibilità nel tempo si traducono anche nella ricerca di un posizionamento che assicuri ai beneficiari un vero differenziale di competitività); ed infine – ma altrettanto importante – la massa critica, poiché anche alla luce della modesta dimensione media delle imprese agricole e forestali del Friuli Venezia Giulia, interventi frammentari rischiano di avere un impatto limitato. I punti di forza delle Buone Pratiche del PSR 2007-2013 possono e debbono essere lette anche come “linee guida” per tutti coloro, amministrazione e beneficiari, che lavoreranno insieme nell’ambito della nuova programmazione.
 

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