Tipologie, criteri, modalità, procedure e modulistica.

Il Piano di Utilizzazione del demanio marittimo statale ad uso diportistico - PUD-DIP

Il Piano di utilizzazione del demanio marittimo statale ad uso diportistico (PUD-DIP) è uno strumento di natura ricognitoria delle aree demaniali marittime statali adibite all’uso diportistico e delle attività economiche e sociali connesse, e programmatoria in quanto suddivide le aree demaniali marittime statali in base alla finalità dell’utilizzo delle aree medesime (con scopo di lucro, senza scopo di lucro).

Con deliberazione n. 678 del 13 maggio 2022 la Giunta regionale ha adottato in via definitiva il PUD-DIP, comprensivo del Rapporto ambientale, della Relazione di incidenza e della Sintesi non tecnica.

Con decreto del Presidente della Regione D.P.Reg. n. 0173 dd. 27 dicembre 2022 è stato approvato il Piano di utilizzazione del demanio marittimo statale ad uso diportistico (PUD-DIP), previa conforme deliberazione della Giunta Regionale n. 1694 dd. 11.11.2022.

Il PUD-DIP è stato pubblicato sul I supplemento ordinario n. 2 dell’11 gennaio 2023 al Bollettino Ufficiale della Regione n. 2 dd. 11.01.2023.

 

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Beni del demanio marittimo

Ai sensi del Codice della Navigazione, sono beni del demanio marittimo:

  • il lido;
  • la spiaggia;
  • i porti;
  • le rade;
  • le lagune;
  • le foci dei fiumi che sboccano in mare;
  • i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell’anno comunicano liberamente col mare;
  • i canali utilizzabili a uso pubblico marittimo;
  • le pertinenze demaniali marittime cioè le costruzioni e le altre opere appartenenti allo Stato che esistono entro i limiti del demanio marittimo e del mare territoriale.


Le aree demaniali marittime sono delimitate dalla "dividente demaniale" cioè dalla linea che separa il demanio marittimo dalle aree di proprietà privata, risultante dai verbali di delimitazione redatti e custoditi dalle Capitanerie di Porto territorialmente competenti - nella Regione Friuli Venezia Giulia, Capitaneria di Porto di Trieste e Capitaneria di Porto di Monfalcone - dalle mappe catastali e dal Sistema Informativo del Demanio Marittimo (S.I.D.).

La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia in virtù di norme di attuazione statutaria (D.P.R. 469 dd. 15.01.1987 – Dlgs. 111 dd. 01.04.2004) esercita tutte le funzioni amministrative trasferite dallo Stato relative alle concessioni di beni del demanio marittimo, di zone del mare territoriale per finalità diverse da quelle di approvvigionamento energetico ubicate nel territorio regionale, con esclusione delle aree dei porti finalizzati alla difesa militare e alla sicurezza dello Stato, dei porti di rilevanza economica internazionale e nazionale, nonché delle aree di preminente interesse nazionale individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 36769 dd. 09.02.2009. Spettano alla Regione inoltre i proventi e le spese derivanti dalla gestione del demanio marittimo sul quale sono svolte le funzioni amministrative.

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Utilizzi e finalità per i quali si può chiedere la concessione demaniale

Le concessioni demaniali possono essere rilasciate per utilizzi e finalità diversi quali:

  • turistico-ricreativa: stabilimenti balneari, servizi di ristorazione (bar, ristoranti, punti di ristoro), ricettività (alberghi, villaggi turistici, campeggi e simili), impianti sportivi e ricreativi a uso turistico, impianti termali o per cure, infrastrutture pubbliche o di servizio (ivi inclusi pontili e opere marittime di difesa dall’erosione costiera), servizi di noleggio natanti e imbarcazioni, punti di ormeggio, punti di alaggio barche, specchi acquei;
  • diporto nautico: ormeggi per imbarcazioni nei porti minori, nei canali marittimi navigabili, realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto (porti e approdi turistici – marina - resort);
  • cantieristica: aree destinate alla costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione di imbarcazioni;
  • altri usi: condotte idriche, fognarie, attraversamenti con reti tecnologiche e impianti (cavidotti, elettrodotti, gasdotti, metanodotti), illuminazione pubblica, parcheggi, viabilità stradale, cartelloni e impianti pubblicitari, strutture varie.

La normativa di riferimento è quella statale del Codice della Navigazione (R.D. 327 dd. 30.03.1942) e relativo regolamento di esecuzione (D.P.R. 328 dd. 15.02.1952), del D.L. 400 dd. 05.10.1993, convertito in L. 494 dd. 04.12.1993 e successive modifiche e integrazioni, in particolare L. 296 dd. 27.12.2006, co. 251-257, il D.P.R. 509/1997 e il D.M. 14 aprile 1998, nonché per quanto concerne l’applicazione delle tariffe per la determinazione dei canoni demaniali non già stabiliti dalla normativa citata, i decreti interministeriali 19.7.1989 (per tutte le finalità diverse dal turistico ricreativo, cantieristica navale e nautica da diporto), 595 dd. 15.11.1995 (pesca e acquicoltura, cantieri navali e attività concernenti la costruzione manutenzione riparazione o demolizione di mezzi aeronavali).
La  normativa di riferimento è altresì quella regionale:

  • L.R. 8/2020 “Misure urgenti per far fronte all'emergenza epidemiologica da COVID-19 in materia di demanio marittimo e idrico”;
  • artt. 38 e ss. Della L.R. 10/2017 “Disposizioni in materia di demanio marittimo regionale e demanio stradale regionale, nonché modifiche alle leggi regionali 17/2009, 28/2002 e 22/2006”;
  • art. 1, comma 3, della L.R. 24/2016 “Legge collegata alla manovra di bilancio 2017-2019”;
  • art. 93 della L.R. 21/2016 “Disciplina delle politiche regionali nel settore turistico e dell'attrattività del territorio regionale, nonché modifiche a leggi regionali in materia di turismo e attività produttive”;
  • art. 11, comma 21, della L.R. 31/2017 “Assestamento del bilancio per gli anni 2017-2019 ai sensi dell' articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26”.

 
Cauzione
Il concessionario, a garanzia degli obblighi assunti con l’atto di concessione demaniale, è tenuto a costituire una cauzione nelle forme previste dalla legge (per esempio fideiussione bancaria, polizza assicurativa, in numerario) determinata in relazione al contenuto, all’entità della concessione, al numero di rate del canone e, comunque, non inferiore a due annualità.
La cauzione, per le concessioni con finalità turistico ricreativa, è soggetta all’applicazione della norma di cui all’art. 8, comma 2, lett. d) della L.R. 22/2006.
Nel caso in cui il canone demaniale sia inferiore a Euro 500,00, la cauzione non è dovuta ai sensi dell’art.13, comma 30, della L.R. 11.08.2011, n.11.

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Piano di utilizzo del demanio marittimo statale con finalità turistico ricreativa - PUD

La prima versione del P.U.D. è stata approvata con D.P.Reg. 320 dd. 09.10.2007.

Con D.P.Reg. 159 dd. 19.06.2009, è stata approvata la Variante 1 al P.U.D.

Con D.P.Reg. n. 258/2017 è stata approvata la Variante cartografica n. 2 del PUD turistico ricreativo.
 

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Come si ottengono le concessioni/autorizzazioni demaniali

Rilascio concessioni turitico ricreative

Con la legge regionale 22 dd. 13.11.2006 e smi la Regione ha disciplinato le funzioni amministrative in materia di beni demaniali marittimi aventi finalità turistico-ricreativa, individuando contenuti e modalità di predisposizione del Piano di Utilizzazione del Demanio marittimo (P.U.D.) e ha attribuito ai Comuni costieri la competenza al rilascio di concessioni della durata fino a quindici anni e relative autorizzazioni e alla Regione quella del rilascio delle concessioni demaniali di durata superiore a quindici anni, fino a 20 anni.

L’Autorità concedente procede all’affidamento delle concessioni mediante selezione con avvisi che vengono pubblicati sul B.U.R. della Regione Friuli Venezia Giulia, all’Albo Pretorio del Comune e sui siti internet istituzionali e invitano gli interessati a presentare entro un termine fissato, la loro offerta.

Rilascio conncessioni diporto nautico e cantieristica

Per le concessioni demaniali del diporto nautico e della cantieristica l’istanza va presentata alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione Centrale Patrimonio, Demanio, Servizi Generali e Sistemi Informativi – Servizio Demanio, Corso Cavour, 1 – 34132 TRIESTE (TS).

Rilascio autorizzazioni per occupazioni temporanee

Per quanto riguarda le autorizzazioni per l’occupazione temporanea di aree del demanio marittimo di durata inferiore a 30 giorni per manifestazioni sportive, culturali, di intrattenimento o simili valgono le previsioni di cui all’art. 46, comma 1, della L.R. 10/2017, secondo cui il Comune, anche tramite le Unioni territoriali intercomunali, “esercita altresì in via generale, a decorrere dall'1 gennaio 2018, le funzioni amministrative sul demanio marittimo in relazione alle istanze inerenti a gare, manifestazioni sportive, culturali, d'intrattenimento o simili, che si svolgono, per periodi non superiori complessivamente a trenta giorni, in aree non assentite in concessione, e in relazione alle quali gli spettano integralmente, con pari decorrenza, i proventi e le spese”.

Rilascio concessioni altri usi

I Comuni, anche tramite le Unioni territoriali intercomunali, esercitano altresì in via generale, a decorrere dall'1 gennaio 2018, le funzioni amministrative sul demanio marittimo avente finalità diverse da quelle previste ai commi 1 e 2, ivi compresa quella sanzionatoria, in relazione alle quali gli spettano integralmente, con pari decorrenza, i proventi e le spese. Le concessioni rilasciate a enti pubblici per fini di pubblico interesse o a soggetti privati per il mantenimento di opere quali condotte idriche, fognature, linee elettriche, linee telefoniche e altre comunque finalizzate all'erogazione di pubblici servizi possono, una volta cessate, essere rinnovate senza formalità istruttoria per un massimo di trent'anni, fatta salva la rideterminazione del canone di concessione.

Per variazioni al contenuto delle concessioni e subingressi afferenti ad aree già assentite in concessione, le relative istanze di autorizzazione vanno rivolte all’Autorità che ha rilasciato l’atto.

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Pagamento del canone

Il canone demaniale è aggiornato annualmente con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sulla base della media degli indici determinati dall’ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e per i corrispondenti valori per il mercato all’ingrosso.

Il Comune/la Regione (ciascuno per le concessioni di sua competenza) provvedono a richiedere al concessionario il pagamento del canone, indicando l’esatto importo dovuto, ovvero le integrazioni al canone derivanti dagli adeguamenti ISTAT.

Il pagamento delle rate di canone successive alla prima deve essere effettuato entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta del servizio competente a gestire il demanio marittimo e, anche in mancanza della comunicazione dell'ammontare del canone aggiornato, il concessionario è comunque tenuto al versamento del canone in misura pari a quello dell'anno solare precedente entro e non oltre il 31 ottobre di ogni anno, fermo restando l'obbligo di corrispondere gli aggiornamenti dovuti.

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Specifiche per aggiornamento CaRD

Al fine dell’integrazione della banca dati regionale CaRD si richiede ai concessionari la trasmissione all’ente gestore della concessione di un file georiferito in formato DWG (autocad), versione 2013 o precedenti, o SHP (shapefile) indicante il perimetro della concessione.

Le geometrie dovranno essere editate in una polilinea chiusa (cad) / poligono (shape) avente come sistema di riferimento geodetico l’attuale ETRF2000/ETRS89, corrispondente al sistema proiettato RDN2008/TM33, in ambito GIS codificato come EPSG 6708, divenuto obbligatorio a livello nazionale in seguito al DM 10 novembre 2011.

Non vengono indicati punti di appoggio per il rilievo che però possono essere autonomamente rilevati della carta tecnica regionale per la corretta georeferenziazione in caso il rilievo topografico non venga eseguito con sistema GPS.

Si riporta l’indirizzo per scaricare la Carta Tecnica Regionale Numerica (CTRN) in scala 1:5000 già georiferita nel sistema di riferimento sopra indicato, su cui indicare il perimetro della concessione demaniale.

E' possibile scaricare la CTRN direttamente da Eagle.fvg (vedi tutorial).

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