PIANI DI GESTIONE - CRITERI E INDIRIZZI

In base all’art. 4 del DPR 357/1997 tutti i siti Natura 2000 devono essere dotati di misure di conservazione specifiche o, all’occorrenza, di piani di gestione (PdG), per venire designati zone speciali di conservazione (ZSC), ovvero per dare piena attuazione al processo di creazione della Rete.
Il PdG è lo strumento consigliato quando non sia possibile o non sia agevole integrare efficacemente strumenti di gestione già esistenti. Il PdG viene redatto ogniqualvolta le stesse esigenze di conservazione richiedano scelte ecologiche complesse da approfondire da un punto di vista territoriale o sia necessario contemperare le attività socioeconomiche esistenti o previste con le esigenze di conservazione.

Il piano di gestione, come definito dalla legge regionale 7/2008 del FVG, è uno strumento di pianificazione ambientale ai cui contenuti si conformano gli strumenti urbanistici comunali. La formazione del Piano coinvolge direttamente gli Enti locali e le associazioni di categoria e, attraverso i processi partecipativi, previsti dagli indirizzi metodologici regionali e calibrati sulle specifiche realtà: le comunità locali, i portatori di interesse, le associazioni, comitati, i singoli cittadini.
I piani di gestione servono a garantire la tutela di specie ed habitat naturali e a trovare, all’interno delle singole aree tutelate, le giuste sinergie tra lo sviluppo, il mantenimento delle attività socioeconomiche e le esigenze di conservazione ripristino e valorizzazione della biodiversità.
Con DGR del 20 maggio 2011, n. 922, la Regione ha deliberato “Indirizzi metodologici per la realizzazione degli strumenti di gestione dei Siti Natura 2000 ai sensi dell’art.10, comma 12, LR 7/2008”(vedi). Tra i documenti ritenuti significativi da tali criteri vi è il Manuale di indirizzo per la gestione delle aree tutelate del FVG, illustrato a seguire.
La Regione FVG ha indirizzato l’azione amministrativa con DGR 2663/2006 all’elaborazione prioritaria dei piani di gestione dei siti più complessi: le ZPS della regione biogeografica continentale; Sono stati elaborati anche i piani dei SIC Risorgive dello Stella, Palude Selvote e Paludi di Gonars, prioritari ai sensi dell’art. 4.4 della Direttiva 92/43/CEE. Successivamente sono stati redatti piani di gestione per altri 35 siti della Rete e studi propedeutici agli stessi per altri 18 siti. Per i tre SIC marini si stanno studiando, invece, misure di conservazione specifiche.

Si rimanda alla pagina “I siti Natura 2000 del FVG, le misure e i piani di gestione” per accesso alla “scheda informativa” sui documenti di pianificazione redatti e le norme in vigore per ciascun sito.

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“MANUALE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DELLE AREE TUTELATE DEL FVG”

La Regione FVG si è data un “manuale di indirizzo per la gestione delle aree tutelate”. I criteri generali per la redazione dei PdG riportati nel manuale sono:
- il collegamento ai riferimenti nazionali e internazionali,
- l’interdisciplinarietà, l’approccio eco sistemico e la dimensione paesistica,
- l’identificazione di sistemi funzionali e la complementarietà delle reti,
- l’operatività e la gestione adattativa (il PdG è uno strumento in continua evoluzione che risponde all’aggiornamento delle conoscenze scientifiche, verifica l’efficacia delle azioni previste e si adatta alle nuove esigenze cercando nuove soluzioni),
- la formazione sociale (costruzione partecipata).
Il manuale dà indicazioni sulla struttura di piano:
1. Quadro conoscitivo: Raccoglie ed organizza le informazioni esistenti riguardanti gli aspetti geologici, la flora, la fauna, il contesto socio-economico, gli strumenti di pianificazione esistenti, ecc. Qui vengono valutate le esigenze ecologiche degli habitat e delle specie, per individuare le azioni di gestione più corrette.
2. Obiettivi e strategia del piano di gestione: Gli obiettivi generali e specifici derivano dall’analisi delle esigenze ecologiche di habitat e specie, nella prospettiva di assicurare la loro conservazione. Le elaborazioni vengono compiute attraverso l’utilizzo dei modelli di analisi DPSIR (determinanti, pressioni, impatti, stato, risposte) e SWOT (punti di forza, di debolezza, opportunità e minacce). Il piano di gestione viene diviso in Assi tematici e vengono individuati gli ambiti prioritari di intervento nei quali concentrare le azioni di gestione e le relative risorse.
3. Azioni di gestione: Qui sono contenute le Schede tecniche e le descrizioni sintetiche riferite alle azioni proposte dal Piano di gestione. Le azioni sono classificate in 5 categorie: IA interventi attivi, RE regolamentazione, IN incentivi e indennità, MR monitoraggio e ricerca, PD programmi didattici.

I documenti: Manuale di indirizzo per la gestione delle aree tutelate del FVG; Allegato A Manuale - quadro di riferimento regionale; Allegato B Manuale - schede di valutazione specie ed habitat, sono scaricabili nella colonna di destra.

La formalizzazione di indirizzi precisi consente alla Regione di mantenere omogeneità nell’e laborazione tecnica dei piani, che possono essere redatti dagli Uffici, affidati a specialisti esterni incaricati dalla Regione, o agli Enti Parco e Organi Gestori delle Riserve regionali.

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SCHEMA PROCEDURE DI ADOZIONE E APPROVAZIONE DEI PIANI DI GESTIONE, AI SENSI DELL’ ART.10 LR 7/2008 S.M.I.

Piano di Gestione redatto avvalendosi di un percorso partecipativo (DGR 922/2011) e sentiti gli Enti locali e le associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio:

Parere Comitato tecnico scientifico
Parere Comitato faunistico venatorio
Parere assoggettabilità a VAS (se dovuto)
DGR adozione
Pubblicazione del Piano – 30 gg
Avviso pubblicazione BUR
Piano adottato in vigore dal giorno di pubblicazione dell’Avviso
Osservazioni – 30 gg da Avviso
DGR approvazione
DPGR approvazione
Pubblicazione sul BUR del PdG
Piano approvato entra in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione sul BUR

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